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"Il viaggio che compie Dante Maffi a è un percorso a ritroso, si presenta cioè alla stregua del ritorno ad Itaca da parte dell'eroe omerico, ma con dovute differenze. Le tappe del "nostos" rientrano nelle finestre del corpo che lo tormentano e lo accompagnano, nell'umanità del poeta stesso. Tuttavia, il cammino di riappropriazione di una determinata geografia culturale e umana manifesta ciò che potremmo definire una "topografia allargata e metaforica", in quanto i luoghi (Roseto Capo Spulico, Matera e la Murgia) sono il viatico verso una riflessione complessa sull'appartenenza, lo specchio di una genia del quale l'autore è cantore ed elemento consustanziale, ma anche la rappresentazione di una più generale condizione umana. La Murgia è la scena, se si preleva dal lessico teatrale, dell'incontro con la protagonista femminile, quella che gli scrittori classici avrebbero indicato come musa: Matera". (Giuseppe Manitta)